POLLO CROCCANTE

INGREDIENTI:

  • Petto di pollo a pezzi o spezzatino di pollo
  • 250g Cornflakes
  • 45g Albume d’uovo (50-70ml)

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa sbattere l’albume con sale e spezie a piacere. Prendete i cornflakes e fateli a pezzetti, non esageratamente piccoli però. Prendete il pollo e tagliatelo, passatelo prima nell’albume e poi nei cornflakes. A questo punto prendete una padella antiaderente. Metteteci il pollo e fate cuocere a fuoco basso, con coperchio, fino a che non diventerà dorato da entrambi i lati. Serviteli!

TONIFICARE O AUMENTARE LA MASSA MUSCOLARE? IL DILEMMA DELLA DONNA IN PALESTRA

Queste righe le scrivo come se questa pagina fosse il mio “diario del cuore” ( per i più giovani si tratta di un diario con lucchetto in voga negli anni 90 dove le ragazzine scrivevano i segreti più inconfessabili).

 

Caro diario

perchè ancora in palestra vedo e sento donne e ragazze che parlano di voler tonificare ma si spaventano alla parola MASSA MUSCOLARE? Perchè ho la sensazione che non sappiano di cosa stanno parlando? Perchè queste due parole che per me sono come dire la macchina e l’automobile, per il 90% del gentil sesso sono come diavolo e acqua santa? Cosa c’è che non va? Come posso spiegarglielo??? Come posso farglielo capire??

Ci provo.

Torno serio.

In ambito fitness o comunque nel mondo che gira intorno al movimento io divido quelli che parlano di TONIFICAZIONE e quelli che parlano di MASSA MUSCOLARE. Ovvero come tutti divido le donne dagli uomini.

Semplice no?

Ma cos’è la TONIFICAZIONE? Devo trovarvi un sinonimo? IPERTROFIA!

wowowowowowowowowowoowowowowowowowowwoowow!!!!!! Aiutoooooooo!!! Già la sento la voce che urla ” ma io non voglio aumentare la massa, mica voglio diventare un uomo, io ho le cosce che diventano subito enormi se le alleno una volta con la leg extension con 4 kg! NO NO non fa per me!! ”

1…2….3….4….5…respiro per non divenire blasfemo.

Sono sinonimi si, anzi in ambito scientifico si parla sempre di ipertrofia, perchè la tonificazione non esiste nell’accezione che volete donargli voi.

Dico anche un’altra semplice cosa a queste signorine. Siete costantemente a 1200 kcal al giorno, vi allenate come pazze 5 gg la settimana, bevete diuretici e intrugli vari come se dovesse spurgarvi dalla peggior malattia esisitente al mondo e pretendete che il vostro corpo abbia energie per TONIFICARE?? E quali? E come?

Il primo principio della termodinamica afferma che l’energia non si crea ne si distrugge, ma si trasforma! Quindi io posso prendere energia dai nutrienti e trasformarla in energia per costruire muscolo. Ma non posso NON prendere energia dai nutrienti e dal nulla costruire muscolo. Per innescare un processo di crescita devo fari si come prima cosa che il mio corpo si trovi in uno stato ANABOLICO (di sintesi). Come? Semplificando molto dico, assumendo più calorie di quelle che consumo! Se siete perennemente a 1200 Kcal al dì conteggiando anche i respiri che fate in 24 ore sarete sempre in costante CATABOLISMO FINO A QUANDO IL VOSTRO METABOLISMO NON ARRIVA AI LIVELLI DA DEPORTATO!

Se non fornite al vostro corpo le energie per la crescita esso non crescerà mai! Spenderà quelle 1200 Kcal prima cosa per i processi vitali per poi pensare al vostro ego! Funziona sempre cosi! Per il corpo l’aumento della massa muscolare è un processo “dannoso” e “inutile” ( lo scrivo tra ” ” sperando ne comprendiate il senso). I muscoli consumano energie e tenere li un tessuto cosi metabolicamente attivo per il corpo è uno spreco tanto che appena smettete di fornirgli lo stimolo esterno, la massa muscolare cala. Il grasso? no! Non costa fatica tenerlo li, è un serbatoio quasi infinito, praticamente un parco giochi! E voi davvero pensate che in quelle 1200 kcal ci sia spazio per i vostri glutei? Per i vostri tricipiti a tendina?

Mangiate di più, mangiate meglio, allenatevi non di più ma con la testa, buttate via i timori di aumentare di peso e di massa muscolare….

LA COSA PEGGIORE CHE VI POSSA CAPITARE E’ …….DIVENTARE DELLE GNOCCHE!

 

STRESS OSSIDATIVO, RADICALI LIBERI E ANTIOSSIDANTI

Con la comparsa dell’ossigeno atmosferico sulla terra, diversi organismi hanno sviluppato meccanismi in grado di utilizzare questo gas per i processi metabolici. I radicali liberi dell’ossigeno, definiti ROS (specie reattive dell’ossigeno) sono molecole dotate di enorme instabilità e reattività con le altre molecole allo scopo di raggiungere un livello di equilibrio maggiore. Questo causa una reazione a catena visto che a loro volta, le molecole che reagiscono con i radicali liberi diventano instabili. Tale serie di reazioni può durare da frazioni di secondo ad alcune ore e può essere ridimensionata o arrestata solo dalla presenza degli antiossidanti. La formazione di radicali liberi è da considerarsi un processo fisiologico e un organismo sano è adeguatamente attrezzato per contrastarli mediante un sistema anti-radicali endogeno.

Le specie reattive dell’ossigeno sono suddivisibili in due categorie principali:

i radicali liberi, come il superossido (O2•) e il radicale ossidrilico (OH.·), e molecole non radicali, come il perossido d’idrogeno (H2O2).

Anione superossido O2-•

 Pur essendo un radicale libero la molecola non possiede un’elevata reattività in quanto non è in grado di attraversare la membrana mitocondriale, perché bloccato dalla carica negativa. La sua formazione avviene spontaneamente soprattutto nell’ambiente ricco di ossigeno in prossimità della membrana interna del mitocondrio. Due molecole di anione superossido reagiscono rapidamente a dare perossido di idrogeno e 2 ossigeni molecolare

Perossido di idrogeno H2O2

Pur non essendo particolarmente reattiva, riveste un ruolo importante per la sua capacità di penetrare velocemente attraverso le membrane biologiche e riveste un ruolo fondamentale come intermedio di reazione nella sintesi di ROS altamente reattivi, soprattutto il radicale idrossilico.

 Radicale ossidrile OH –

 La sua estrema reattività verso le biomolecole e la mancanza di meccanismi di inattivazione endogena lo rendono la specie reattiva dell’ossigeno in grado di generare i maggiori danni nelle macromolecole cellulari: proteine, acidi nucleici e soprattutto gli acidi grassi poliinsaturi dei fosfolipidi di membrana.

I mitocondri, sono considerati la maggiore fonte di produzione cellulare di ROS: si stima che il 2% di ossigeno consumato reagisce con elettroni che sfuggono dalla catena respiratoria producendo ione superossido, successivamente convertito in perossido d’idrogeno. Un eccesso di ROS causa uno stress ossidativo che porta all’attivazione dei molti sistemi antiossidanti cellulari (es. superossido dismutasi, catalasi, il sistema del glutatione, tioredossina) al fine di evitare il danneggiamento del DNA, delle proteine e dei lipidi. Elevati livelli di ROS sono potenzialmente tossici per la cellula, poiché possono provocare danni molecolari irreversibili, quali l’ossidazione di polifenoli, catecolammine e tioli, l’inattivazione di enzimi, l’ossidazione di proteine, DNA e lipidi di membrana. Tali alterazioni sono spesso alla base di stati patologici come la senescenza, l’aterosclerosi, la neurodegenerazione, il diabete, l’ischemia ed il cancro. Negli ultimi anni si è scoperto che le ROS hanno anche un ruolo fisiologico all’interno della cellula attivando proteine come i recettori tirosin-chinasici, le MAP chinasi, fattori di trascrizione. Classicamente i ROS vengono considerati infatti molecole in grado di scatenare processi di morte cellulare,tuttavia, negli ultimi anni, è emerso che i ROS, quando prodotti a basse concentrazioni, possono fungere da mediatori o da secondi messaggeri. I ROS possono infatti comunicare, se non addirittura far parte, di percorsi di trasduzione del segnale conosciuti e ben definiti. Tutto ciò potrebbe suggerire un ruolo di effettori diretti per i ROS, per cui le interazioni con determinate “proteine bersaglio redox-sensibili” si traducono in alterazioni della struttura e della funzione. Un esempio è rappresentato dal fattore tumorale p53 capace di indurre apoptosi in seguito a stress cellulare. E’stato dimostrato che il p53 è un fattore trascrizionale la cui attività e’ regolata dall’ambiente ossido-reduttivo intracellulare mediante modificazione dello stato redox di specifiche cisteine.

Il sistema nervoso centrale è caratterizzato da un continuo flusso di ROS generato durante le reazioni neurochimiche, inoltre, è altamente aerobico, contiene un alto livello di substrati facilmente ossidabili (lipidi polinsaturi delle membrane cellulari)  e possiede bassi livelli di difese antiossidanti, pertanto la sopravvivenza delle cellule nervose è associata ad un delicato equilibrio fra produzione di specie ossidanti e difesa antiossidante. Quando sopraggiunge uno stress ossidativo importante possiamo assistere alla neurodegenerazione tipica di  diverse malattie come l’AIDS, la malattia di Huntington, la malattia di Parkinson, l’Alzheimer e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Inoltre, oltre ai ROS, il sistema nervoso centrale è a rischio ossidativo da parte dell’ossido nitrico (NO) che nel sistema nervoso svolge il ruolo di neurotrasmettitore, ma a causa della sua natura radicalica può dare origine a specie altamente ossidanti: le specie reattive dell’ossido nitrico (RNS).

Studi più recenti hanno mostrato che le cellule tumorali hanno un livello di ROS più elevato rispetto alle cellule normali, associato alla stimolazione oncogenica, ad alterazioni dell’attività metabolica e a malfunzionamento del mitocondrio. Le conseguenze dell’aumentato stress ossidativo tumorale sono la stimolazione della proliferazione cellulare, l’incremento delle mutazioni e dell’instabilità genetica e l’alterazione della sensibilità cellulare ad agenti anti-tumorali. I mitocondri quindi sono da una parte i maggiori produttori di radicali liberi e dall’altra sono il principale bersaglio dei loro effetti dannosi. I radicali liberi si formano nelle cellule sia in seguito alle loro reazioni metaboliche sia in seguito a stimoli esterni (radiazioni ionizzanti, elevata tensione di ossigeno, sostanze chimiche, farmaci, fumo, stress di vario genere). La maggior parte delle patologie e l’invecchiamento degli esseri viventi quindi sono causati da processi chimici ossidativi, dovuti ad una eccessiva produzione di radicali liberi.

 In condizioni normali il potenziale tossico dei radicali liberi è fortunatamente neutralizzato da un complesso sistema di fattori antiossidanti che rappresenta il meccanismo fisiologico di difesa: il rapporto tra fattori ossidanti e difese antiossidanti rappresenta il cosiddetto “bilancio ossidativo”. Lo stress ossidativo è quindi l’espressione di un danno che si verifica quando i fattori pro-ossidanti (farmaci, sostanze tossiche, radiazioni, stati infiammatori, attività fisica esacerbata, etc.) superano le difese antiossidanti endogene (enzimi come la SOD, il coenzima Q10, la catalasi, la perossidasi, etc.) ed esogene (antiossidanti presenti negli alimenti). Si può incorrere in stress ossidativo sia in condizioni normali di salute sia negli stati patologici. Nell’ambito dei danni cellulari causati dalle specie reattive dell’ossigeno, quello al DNA è potenzialmente il più pericoloso poiché tali alterazioni sono spesso associate a mutazioni genetiche ed allo sviluppo di cancro. E’ emerso inoltre un legame sempre più evidente tra alterazioni al DNA ROS-mediate ed il processo di invecchiamento, la patogenesi del diabete mellito e di alcune malattie a carico del fegato e ad eziologia infiammatoria. Anche le proteine sono un bersaglio per i radicali liberi, i cui danni possono essere distinti in reversibili ed irreversibili. L’ossidazione delle proteine sembra essere inoltre responsabile, almeno in parte, di patologie quali l’aterosclerosi, il danno da ischemia-riperfusione e l’invecchiamento. I lipidi sono importanti per la loro presenza nelle membrane che circondano ogni cellula. L’azione ossidativa a carico dei lipidi procede con un meccanismo radicalico a catena definito lipoperossidazione. I principali bersagli di questo fenomeno sono gli acidi grassi poliinsaturi, che sono presenti in elevate concentrazioni nei fosfolipidi delle membrane cellulari.Gli organismi hanno evoluto un sistema di difesa antiossidante costituito sia da componenti enzimatiche sia da molecole non enzimatiche. Gli antiossidanti sono elementi indispensabili per la protezione delle molecole e dei sistemi biologici dall’insulto derivante dalle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Sono infatti in grado di inibire o ritardare l’ossidazione del substrato, fornendo ai radicali gli elettroni di cui sono privi.La difesa antiossidante enzimatica è composta da proteine in grado di rimuovere con un’elevata efficienza catalitica i ROS: la superossido dismutasi (SOD), la catalasi (CAT) e la glutatione perossidasi (GPx). Gli antiossidanti “non enzimatici” comprendono varie molecole a basso peso molecolare (“scavenger“) come ascorbato ( Vit C), vitamina E, carotenoidi, glutatione ridotto (GSH) e metallotioneina (MT).I principali sistemi antiossidanti non enzimatici sono costituiti dalla vitamina C, dalla vitamina E e dal glutatione. La vitamina C (acido ascorbico) agisce da antiossidante, esercitando un’azione protettiva nei confronti del radicale superossido, dell’idrossi radicale, dell’ossigeno singoletto e del perossi radicale. La vitamina E è costituita da un complesso di tocoferoli e tocotrienoli (α-, β-, γ- e δ-tocoferolo e α-, β-, γ- e δ-tocotrienolo). In natura la forma più abbondante e di maggiore attività è chiamata α-tocoferolo. Si tratta di un potente antiossidante biologico legato alla membrana cellulare la cui principale funzione è quella di protezione nei confronti del processo di perossidazione lipidica.

Questa breve panoramica sul mondo dei radicali liberi, ci fa capire come sempre che ogni reazione che avviene nel nostro corpo avviene non per distruggerci ma perché ha un ruolo fisiologico ben documentato. Siamo noi con il nostro stile di vita ad esasperare questi meccanismi che il più delle volte ci si ritorcono contro.

LE FIT POLPETTE DI CARNE E ZUCCHINE

INGREDIENTI:

  • 500 grammi di carne macinata magra
  • 4 cucchiai di crusca d’avena
  • 1 zucchina piccola
  • albume di un uovo
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 gambo di prezzemolo
  • sale q.b..

 

PROCEDIMENTO:

Con una grattugia, riducete a julienne la zucchina, poi mettetela in una ciotola capiente e strizzatela, per farle perdere l’acqua.Nella stessa ciotola, aggiungete la carne, la crusca, l’albume, l’aglio e il prezzemolo sminuzzati finemente e il sale: impastate energicamente tutti gli ingredienti per farli amalgamare. Coprite la ciotola con la pellicola e mettetela per almeno 30 minuti in frigo (la crusca si ammorbidirà ed assorbirà) Trascorsi i 30 minuti, accendete il forno a 200 gradi in modalità ventilata e nel frattempo, ricavate le vostre polpette e disponetele sulla placca del forno che avrete ricoperto di carta da forno. Fate cuocere per circa 20 minuti

BURGER SENZA CARNE

INGREDIENTI:

  • 150gr di patate
  • 150gr di zucchine
  • 50ml di albumi
  • 1 panetto di Tofu (facoltativo)
  • Farina integrale
  • Prezzemolo
  • Paprika piccante

PROCEDIMENTO:

Accendi il forno a 180º. Lava e pulisci le patate e mettile a lessare. Nel frattempo prepara le zucchine: tagliale a rondelle e mettile in una padella, con acqua, fino a quando non si saranno lessate. Lascia intiepidire sia le patate che le zucchine. Lavora, tra le mani, il Tofu in modo da renderlo morbido. In una ciotola aggiungi le patate, le zucchine e il Tofu e, con l’aiuto di una forchetta, schiaccia bene gli ingredienti e mescolali tra loro. Aggiungi gli albumi, il prezzemolo e la paprika piccante e continua a mescolare fino ad ottenere un composto denso. Prepara ora i Burger formando delle polpette che schiaccerai con il fondo di un bicchiere per ottenere la classica forma degli hamburger. Passali sulla farina integrale e disponili su una teglia, rivestita con carta da forno, e cuoci a 180º per 20/30 minuti

IL MANTENIMENTO… REALTA’ O ILLUSIONE?

Scrivo questo articolo per rendere pubblico un pensiero che esterno sempre durante le mie consulenze in studio.

Quante persone conoscete che dopo pochi mesi dalla fine del loro percorso dimagrante hanno ripreso i loro kilogrammi?

Io personalmente, tante, tantissime.

Perchè? Perchè quelle stesse persone che erano state cosi brave e ligie durante il loro percorso si sono cosi lasciate andare riprendendo alla fine tutto il loro peso? Perchè il mantenimento non ha funzionato?

Ma che cosa è il mantenimento?

PER ME PERSONALMENTE NON E’ NULLA!!

La cosa che spaventa di più in genere all’inizio di un protocollo dietetico è la difficoltà e la noia di doversi pesare ogni santo giorno tutti i cibi che mangiamo. Questa azione spesso allontana le persone, anche se la ritengo almeno in fase iniziale fondamentale. Dobbiamo imparare a conoscere le porzioni che ci spettano, visto che molto spesso il nostro sovrappeso è proprio legato ad un intake calorico maggiore del dovuto. Bene, la nostra persona è talmente convinta di voler dimagrire che passa sopra anche a questo e inizia a girare con il suo bilancino pesando anche l’aria che respira. I risultati arrivano, e lui non molla. Alla fine tac, obiettivo raggiunto!! Ora? Bhe ora passiamo al mantenimento e via che viene proposto l’ennesimo ma ULTIMO foglio con cibi e grammature previste per MANTENERE IL PESO RAGGIUNTO.

Quindi volete dirmi che questo foglio dovrò tenerlo da qui alla fine dei giorni!!!????

Ed ecco che puntualmente 6 mesi dopo la bilancia inizia a segnare +5 kg, poi dopo 12 mesi +9 e alla fine siamo punto a capo!

Cosa non ha funzionato?

Semplice, ci siamo attaccati a dei numeri e non a dei concetti. Solo che i numeri sono mutevoli per natura, i concetti NO!!

Molti si riempono la bocca dicendo di fare “EDUCAZIONE ALIMENTARE” ma in quanti poi la fanno? In quanti vi spiegano passo passo cosa state facendo? Il perchè di un cibo rispetto ad un altro, il perchè di quelle quantità, il perchè di quei litri di acqua, di quei gr di sale, il perchè vi hanno tolto o messo quei carboidrati a cena addirittura dopo le 5 del pomeriggio, perchè avete 6 noci al giorno ma voi sapevate che 3 era la dose corretta? Vi spiegano il perchè di quei numeri? Vi fanno cambiare il vostro approccio verso il cibo?

Dai un pesce ad un uomo e lo nutrirai per un giorno…..

Si in molti fanno questo. Fogli con dei numeri e seguire! Risultati ottenuti. Poi? Poi se non avete capito come si mangia, come voi dovete mangiare, qual è il modo migliore per voi, in relazione alla vostra struttura, alle vostre capacità metaboliche, al vostro impegno sportivo, lavorativo, come fate solo a pensare che riuscirete da qui ad un anno senza alcun foglio a mantenere ciò che avete costruito??

insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita….

Educare significa intraprendere un percorso fatto di consapevolezza, cambiamento del punto di vista, approccio al cibo differente, presa di coscienza dei propri bisogni.

Se durante il vostro percorso, fate questo, anzi principalmente questo, il MANTENIMENTO sarà solo uno degli obiettivi che riuscirete a raggiungere.

L’ALLENAMENTO E’ NEMICO DEL DIMAGRIMENTO

Il titolo dell’articolo di oggi ha già fatto “rizzare” i capelli a molti di voi lo so, ma prima di sentenziare ” E’ UNA CAGATA” cerchiamo di capire che non ho fumato della roba molto buona, ma ha un senso fisiologico ciò che affermo.

L’attività fisica è uno STRESS. Lo stress lo possiamo dividere un due categorie EU-STRESS o stress positivo ( se vi capitasse di vincere 160 milioni di euro al superenalotto sarebbe un gran bello stress, ma positivo) e DI-STRESS o stress cattivo ( la morte di un caro, o il susseguirsi come in questi giorni nelle nostre zone di terremoti è uno stress, negativo).

Il nostro corpo, per come è progettato , ha la grande capacità di adattarsi, di rispondere e difendersi da quest stress. Reagisce, migliora e diventa più forte. Figo? Si, ma solo se lo stress a cui lo sottoponiamo è calibrato e proporzionato alle nostre capacità organiche.

Altrimenti che succede? Il nostro corpo produce un ormone, chiamato CORTISOLO che volgarmente viene detto ormone dello stress. In realtà il CORTISOLO media una miriade di funzioni negative e positive ma un suo eccesso cornico nel sangue sicuramente produce

-catabolismo proteico

-aumento della glicemia in condizioni basali tramite gluconeogenesi

-aumento della ritenzione di liquidi a causa di uno squilibrio idrico-salino

Ok ,fatta questa panoramica su questo ormone…che cosa centra con noi sportivi che ci alleniamo?? Il nostro stress è sicuro positivo!!! Mi hanno sempre detto che per dimagrire devo allenarmi!!!! e io lo faccio 6 giorni su 7!!

 

Bene, e sei dimagrito?…NO….

Ecco…perchè si ti hanno detto che devi allenarti ma non ti hanno detto quanto!! ( e come aggiungo io)

Vedo sempre più spesso persone che si allenano 5-6-7 volte la settimana, escono dalla palestra zuppe di sudore eppure…i loro kili in eccesso rimangono sempre li. Addirittura c’è che la propria forma la peggiora anche!

Ma perche? Semplice…FANNO TROPPO!!

La risposta del cortisolo all’esercizio è variabile e dipende da fattori come intensità e durata, LIVELLO DI ALLENAMENTO E LA CONDIZIONE ALIMENTARE!

Un aumento dell’intensità porta proporzionalmente ad un aumento del cortisolo, ma livelli estremamente alti sono presenti anche in seguito ad attività strenue e prolungate come la maratona. Ma voglio soffermarmi sui due punti scritti in maiuscolo: Livello di allenamento e la condizione alimentare.

Se fino a ieri passavate le vostre giornate sul divano, di colpo non potete passare a fare crossfit 4 volte la settimana, pena vedere il vostro stato fisico peggiorare! Lo stress in questo caso sarebbe davvero esagerato e il corpo non riuscirebbe a compensare in alcun modo!

Se poi,oltre ad allenarvi 4 volte vi sieti messi pure a dieta la situazione peggiora ancora! Una dieta ipocalorica ( che ricordo è l’unica strada per il dimagrimento, ovvero mangiare meno di ciò che si consuma) è uno stress per il nostro corpo! Tutto insieme se non calibrato, ci porta esattamente nella direzione opposta perchè il nostro corpo si ribella! Diete ipocaloriche andrebbero seguite per 4-6 settimane alternandole a fesi di normocolariche o addirittura leggermente iper! La perdita di peso settimanale deve aggirarsi intorno allo 0,5-1% del vostro peso corporeo, non di più! Se riducete drasticamente i carboidrati ( classica scelta di chi vuole tutto e subito) ricordate che il nostro corpo è molto ( per alcuni moltissimo) più intelligente di voi. Lo sa, riduce la stimolazione leptinica e vi blocca il dimagrimento. La strategia? potrebbe essere quella di ciclizzare l’introito di glucidi, ovvero inserire dopo 3-4 giorni di forte restrizione glucidica un giorno di leggera ricarica.

Insomma il quadro generale è decisamente più complesso e il mio consiglio è:

  • fatevi seguire da un professionista
  • calibrate la vostra frequenza di allenamento in relazione al vostro stato di allenamento ( 3-4 allenamenti sono più che sufficenti)
  • dieta leggermente ipocalorica ma ciclizzata

Faccio un ultima riflessione:

Per breve tempo, ma sono stato un atleta  e so bene la fatica percepita negli allenamenti che facevo. La conosco e vi assicuro che se l’intensità è alta e l’allenamento vi stupra anche i capelli la voglia di allenarvi 6 gg su 7 vi passa! Le persone che si recano contente ogni giorno ad allenarsi è perchè non sanno bene quello che stanno facendo e sono lontane anni luce dalla loro massima intensità, che è l’unico modo per tirar fuori qualcosa di buono dal vostro sudore.

 

Di più non è meglio, e semplicemente di più

TOFU CROCCANTE

INGREDIENTI:

  • Tofu al naturale
  • Semi di sesamo
  • Farina di ceci,
  • quanto basta Curry,
  • un cucchiaino di Olio
  • 1 Zucchina
  • pochissimo Sale

PROCEDIMENTO: Tagliate il tofu a fettine, non troppo spesse Mettete in una scodellina dei semi di sesamo, e un’altra con la farina di ceci. Nella farina di ceci mischiate un cucchiaino di curry e un pizzico di sale. Nel frattempo prendete una fettina di tofu, passatela nel sesamo, e poi nella farina di ceci Una volta panate tutte, mettetele a tostare in padella per qualche minuto nel fuoco girandole da ogni lato per farle dorare

 

Grigliate una zucchina e accompagnarla con il tofu

CREPES CON FARINE DI CASTAGNE

INGREDIENTI(per 2 crêpes):
•20 g farina di castagne (che potete sostituire con quella che più vi piace)
•50 g yogurt greco Fage 0% grassi
•100 ml albume
•dolcificante a piacere

PROCEDIMENTO:
Mettere tutti gli ingredienti in uno shaker e agitare energicamente. Nel frattempo,riscaldare una padella antiaderente leggermente oleata in modo da non farle attaccare e versare metà del composto. Cuocere un paio di minuti per lato e versare il resto del composto Farcire a piacere!!

PASTA,PINOLI E CURRY

INGREDIENTI:

  • 180 di spaghetti integrali o fiberpast
  • 30 g di pinoli
  • 1 cucchiaino di curry
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 2 cucchiai di panna di soia
  • 100 g di cimette e gambi di broccoli al vapore
  • 4-5 cavolini di Bruxelles al vapore
  • olio evo
  • sale

PROCEDIMENTO:

Per prima cosa dobbiamo cuocere al vapore tutte le verdure, compresi i gambi dei broccoli. Io utilizzo il microonde per velocizzare il tutto. Prepariamo il curry semplicemente frullando la polvere di curry, i pinoli, la panna di soia, l’olio e un pizzico di sale Cuociamo la pasta integrale al dente.Frulliamo leggermente i gambi dei broccoli, insieme ad un paio di cimette , regoliamo di sale e aggiungiamo una goccia di olio . Condiamo la pasta con il pesto di curry e pinoli.