Marco Perugini | Dieta Dukan

La Dieta Dukan: facciamo chiarezza

La dieta Dukan è un regime alimentare ideato da Pierre Dukan circa un decennio fa; molto popolare in Francia (Dukan è un ex medico francese; è stato infatti radiato dall’ordine il 16 maggio 2012), la dieta Dukan comincia a farsi conoscere anche negli Stati Uniti e in Inghilterra dove i libri di Dukan stanno riscuotendo un considerevole successo di pubblico.


In Italia la dieta Dukan la conoscevano (fortunatamente) in pochi, ma il regal matrimonio fra Kate Middleton e il principe William l’ha fatta balzare agli onori della cronaca perché sembra sia il regime alimentare adottato dalla novella duchessa di Cambridge e da sua madre. Kate in effetti è apparsa in forma, ma della dieta Dukan, a onor del vero, non ha parlato bene nessuno, sicuramente non i nutrizionisti che anzi, sono stati molto trancianti nei loro giudizi (e non a torto…).
Sembra inoltre che Kate Middleton non sia il solo personaggio famoso ad aver adottato la dieta Dukan, si fanno infatti nomi di attrici e modelle di fama internazionale quali Jennifer Lopez e Giselle Bundchen.
Ma gossip dietetico a parte, in cosa consiste la dieta Dukan che inizialmente era nata (sembra casualmente) per trattare pazienti affetti da obesità?

Secondo quanto riportato dalle varie fonti reperibili in rete (siti ufficiali di Dukan compresi), la dieta Dukan è un regime alimentare basato su 4 fasi e 100 alimenti (72 proteine e 28 verdure).

La prima delle quattro fasi previste dalla dieta Dukan è la cosiddetta FASE DI ATTACCO; questa fase è molto breve (varia da un minimo di due a un massimo di sette giorni) ed è basata su proteine pure; questa fase consente (secondo i propugnatori) di ottenere risultati rapidi e soprattutto motivanti.
Fra gli alimenti consentiti (una lista di 72 cibi) vi sono le carni magre, le frattaglie, pesci, frutti di mare, pollame (senza pelle), prosciutti light, fette di tacchino e pollo e maiale (il magro), uova e latticini magri. È necessario bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e sono consentiti complementi quali caffè, tè, tisane ecc. Ovviamente ogni categoria ha qualche eccezione riguardo al taglio e alle parti da utilizzare e vi sono altri alimenti consentiti oltre a quelli citati in precedenza. Sono inoltre necessari tre cucchiai di crusca al giorno e il ricorso a integratori vitaminici. L’aspetto quantitativo in questa dieta non ha importanza; ciò che conta è non consumare gli alimenti che non sono menzionati e che quindi devono essere considerati come vietati.

Terminata la fase di attacco si passa alla FASE DI CROCIERA, un regime dietetico con proteine alternate, basato sugli alimenti permessi nella prima fase e sull’aggiunta di verdure cotte o crude (una lista di 28 verdure, ovviamente senza limiti di quantità…). In questa fase si devono alternare quindi periodi di proteine con verdure a periodi di proteine senza verdure. La fase di crociera termina nel momento in cui si è raggiunto il giusto peso, espressione con la quale si intende il peso che deve essere stabilito prima di iniziare il regime dietetico in questione. Assolutamente vietati fagioli, patate, mais, ceci ecc. Ovviamente è importante continuare a consumare i tre cucchiai di crusca e bere molta acqua.

Siamo ora alla fase tre della dieta Dukan, la FASE DI CONSOLIDAMENTO; questa fase ha come scopo principale quello di evitare il famigerato e temutissimo effetto ingrassante di rimbalzo. La durata di questa fase viene determinata in modo preciso e che possiamo esprimere numericamente utilizzando la seguente formula:
GDF3 = kp*10.
dove GDF3 sta per “giorni della durata della fase 3” e kp sta per “chili di dimagrimento ottenuto dall’inizio della dieta”.
Quindi, per esempio, se abbiamo perso 9 chili, la fase di consolidamento durerà novanta giorni. In questa fase fanno capolino alimenti vietati in precedenza quali pane, formaggi, frutta ecc. Ma la grande novità della fase di consolidamento sono i due pasti della festa settimanali; la dieta Dukan permette in queste occasioni di mangiare qualsivoglia tipo di alimento, quindi, se ce ne sono di quelli particolarmente graditi ai quali si è dovuto rinunciare, conviene approfittarne… Ma attenzione: i due pasti “festivi” non possono essere consecutivi e inoltre non si può servirsi due volte della stessa portata (ma se non si quantifica la portata, che senso ha tutto questo? Posso mangiare una pentola colma di risotto, ma non due piatti? Bere una caraffa di vino, ma non due bicchieri?).

Trascorso il tempo della terza fase si passa all’ultima tappa, probabilmente la più importante di tutto il percorso previsto dalla dieta Dukan: la FASE DI STABILIZZAZIONE, quella che consentirà di mantenere per sempre il peso giusto.
La dieta Dukan prevede per questa fase tre regole, semplici, ma necessarie: un giorno settimanale di proteine pure vita natural durante, tre cucchiai di crusca di avena al giorno e l’abbandono dell’uso dell’ascensore (!). Le regole non sono negoziabili, il loro non rispetto comporta la pena più severa: il recupero dei chili persi.

MA QUAL È L’ASPETTO PSICOLOGICO DI CHI SEGUE QUESTO REGIME??

La dieta Dukan è una dieta che si attaglia bene a chi è irrazionale o a chi è svogliato. Infatti molti la seguono perché la tal modella (che sia vero o meno non è dato sapere, ma basta che circoli la notizia) la usa. Viene scambiata una semplice correlazione per una causa: la modella è così bella perché fa la dieta X. Lo stesso errore di chi compra le scarpe del campione perché pensa che lo aiutino a diventare come lui!
Il secondo errore razionale è l’accettazione di qualcosa che appare scientifico senza studiarlo veramente per capire quali siano le basi su cui poggiano tutte le affermazioni; si confonde la complicazione con la rigorosità scientifica; è ovvio che se uso un mare di vincoli otterrò qualcosa, è il trucco con cui molte diete sembrano funzionare (vedi l’articolo su come si crea una moda alimentare). Poi, quando non se ne può più dei vincoli, crolla tutto.
Diciamolo francamente: come può una persona seguire un regime così complesso quando tutti sanno benissimo che basta mangiare poco e fare attività fisica per dimagrire? La risposta è semplice: la persona è così svogliata che preferisce una complessa scorciatoia con l’illusione di faticare di meno rispetto alla strada normale.

PER CONCLUDERE

Cos’è in definitiva la dieta Dukan? Sostanzialmente è un regime alimentare iperproteico con tutti i problemi che comportano questi regimi dietetici, tant’è che, come accennavamo in apertura, non sono stati pochi i nutrizionisti che l’hanno bollata come pericolosa. Giovanna Cecchetto, presidente dell’Associazione Nazionale Dietisti ha testualmente affermato: “La fase iniziale è la più pericolosa e solo chi non ha alcun problema di salute può permettersela. Per chi invece ha disturbi renali o soffre di ipertensione, situazioni molto frequenti nei pazienti obesi, è molto rischiosa”; anche il dott. Andrea Ghiselli, ricercatore dell’Inran, non ha mostrato di apprezzare la dieta Dukan: “a un regime alimentare altamente iperproteico è meglio preferire una dieta lievemente ipocalorica abbinata a una intensa attività fisica, anche perché se si dimagrisce senza tonificare, il fondoschiena, per esempio, è più magro, sì, ma cadente”.
Ghiselli parla giustamente di un’intensa attività fisica; anche la dieta Dukan prevede l’attività fisica: venti minuti di camminata tutti giorni e stop all’utilizzo degli ascensori. Siamo al limite del ridicolo.
Che la dieta Dukan sia abbastanza assurda (e soprattutto poco salutare) lo si capisce anche dal fatto che non pone alcun paletto quantitativo, le restrizioni (che tra l’altro non sono da poco) riguardano meramente l’aspetto qualitativo. Com’è possibile che una dieta del genere possa funzionare, ma soprattutto, com’è possibile sostenerla nel lungo periodo? Certo, inizialmente si potranno vedere alcuni risultati a breve termine dovuti sostanzialmente alle perdite di liquidi e di glicogeno, ma un regime alimentare quale la dieta Dukan non può essere gestito vita natural durante. E che dire dei rischi a livello renale e digestivo?
Dieta Dukan? No, grazie.

FONTE: Albanesi.it